lunedì 21 marzo 2016

COMANDAMENTI ...

 COMANDAMENTI  ?

E' un po lungo descriverli tutti!

Quanti? quali! di chi... 
                 7 COMANDAMENTI...


1) Tutto ciò che va su due gambe è nemico. 

2) Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico.
3) Nessun animale vestirà abiti. 
4) Nessun animale dormirà in un letto. 
5) Nessun animale berrà alcolici.
6) Nessun animale ucciderà un altro animale.
7) Tutti gli animali sono uguali.

                                                                                       fonte: La fattoria degli animali
Animal Farm - 1st edition.jpg
La_fattoria_degli_animali
La_fattoria_degli_animali   
di  George Orwell
« All animals are equal but some animals are more equal than others »


« Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. »
(Frase che nell'ultimo capitolo viene scritta al posto dei Sette Comandamenti)
                                     

           10 COMANDAMENTI...


José de Ribera, I Dieci comandamenti

I dieci comandamenti, detti anche Decalogo, sono i comandamenti scritti sulle tavole della legge che, secondo la Bibbia, furono date da Dio a Mosè sul monte Sinai. Sono i Settanta che riportano l'espressione dèka lògous (dieci parole), da cui deriva il termine Decalogo o Dieci Parole. In realtà le ingiunzioni sono più di dieci e il testo è presente in due versioni leggermente diverse in due diversi libri della Bibbia (Esodo e Deuteronomio) e ciò ha portato a una certa varietà nelle loro suddivisioni.
Sono un punto fondamentale nell'Antico Testamento e nell'ebraismo; quest'ultimo ricorda e festeggia l'evento in cui gli sono state consegnate le tavole con i 10 comandamenti in occasione della festa di Shavuot.>>>  (wikipedia)






(Catechismo della Chiesa Cattolica)

 Io sono il Signore Dio Tuo:
bulletNon avrai altro Dio fuori di me
bulletNon nominare il nome di Dio invano
bulletRicordati di santificare le feste
bulletOnora il Padre e la Madre
bulletNon uccidere
bulletNon commettere atti impuri
bulletNon rubare
bulletNon dire falsa testimonianza
bulletNon desiderare la donna d'altri
bulletNon desiderare la roba d'altri
>>>  padrepio.catholicwebservices.com
                                      


Fabrizio De Andrè - Il Testamento di Tito
Non avrai altro Dio all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.

Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:

ma forse era stanco, forse troppo occupato,
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quanto a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che riguargitan salmi
di schiavi e dei loro padroni

senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:

ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:

Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno:

guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono:

ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:

io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore                             @#@#@

Il discorso della Montagna. Dipinto di Carl Heinrich Bloch.



Comandamento dell'amore

Comandamento dell'amore è un insegnamento lasciato da Gesù Cristo che costituisce il fulcro dell'etica cristiana . Ha un ruolo centrale nel Nuovo Testamento, dove il comandamento viene ribadito e declinato più volte e in formule diverse.... >       >>>comadamento dell' amore



613 Mitzvot

« Rabbi Khananyà, figlio di 'Akashyà, diceva: "Il Santo e Benedetto (Qadosh BarukhHu) volle che Israel "acquistasse" molti meriti: per questo gli diede molte leggi e numerosi precetti (uMitzvot)", come è detto: "HaShem vuole ciò per la giustizia... farà grande la Torah e la farà gloriosa (Libro di Isaia 42.12)" »
(TalmudPirqei Avot[1])
Le 613 mitzvòt (ebraico: תרי"ג מצוות taryag mitzvot; forma singolare del termine è מצוה, mitzvàh), o 613 precetti, sono il fulcro dell'ebraismo che è fondamentalmente uno stile di vita regolato da precetti che l'ebreo ortodosso deve seguire per adempiere al suo ruolo sacerdotale nel mondo.
Il Talmud (trattato Makkoth 23b) stabilisce che la Torah contiene 613 mitzvot delle quali 248 sono מצות עשה (mitzvot aseh, comandamenti positivi, obblighi) e 365 sono מצות לא תעשה (mitzvot lo taaseh, comandamenti negativi, divieti): i precetti positivi obbligano a compiere una determinata azione (come ad esempio l'obbligo della circoncisione maschile); quelli negativi vietano di fare una determinata azione (come ad esempio il divieto di indossare capi composti da lana e lino insieme detti Shaatnez). Il numero di questi precetti è sicuramente carico di significati simbolici: come ci insegna la TradizioneRabbinica 248 era considerato infatti il numero delle ossa del corpo umano e 365 sono notoriamente i giorni dell'anno (inoltre i legamenti che collegano tra loro le ossa); attraverso questi numeri la Torah quindi vuol dire che con le nostre 248 singole ossa dobbiamo compiere le 248 azioni prescritte e che ogni giorno dell'anno dobbiamo impegnarci a non violare i 365 precetti negativi.
Nella pratica però non tutti questi precetti sono attuabili e non tutti da tutti: alcuni necessitano dell'esistenza del Tempio di Gerusalemme, che secondo la Tradizione Rabbinica potrà essere ricostruito solo quando giungerà il Messia e radunerà tutte le 10 tribù disperse del popolo d'Israele, altri sono limitati ai soli uomini, altri alle donne, altri sono rivolti solo ai Kohanim (i membri della famiglia sacerdotale, coloro che cioè vantano di discendere da Aronne, il fratello di Mosè). >>>  613_Mitzvot

                  
ALTRI COMANDAMENTI...


 
Comandamenti di Gurdjieff 
1. Fissa la tua attenzione su te stessa.Sii cosciente in ogni istante di ciò che pensi, senti, desideri e fai.
2. Finisci sempre quello che hai iniziato.
3. Fai quello che stai facendo nel migliore dei modi possibili.
4. Non t’incatenare a niente che alla lunga ti distrugga.
5. Sviluppa la tua generosità senza testimoni.
6. Tratta ogni persona come se fosse un parente stretto.
7. Metti in ordine quello che hai disordinato.
8. Impara a ricevere, ringrazia per ogni dono.
9. Smetti di autodefinirti.
10. Non mentire né rubare, se lo fai, menti e rubi a te stessa.
11. Aiuta il tuo prossimo senza renderlo dipendente.
12. Non desiderare di essere imitato.
13. Fai progetti di lavoro e completali.
14. Non occupare troppo spazio.
15. Non fare rumore né gesti innecessari.
16. Se non la possiedi, imita la fede.
17. Non lasciarti impressionare da personalità forti.
18. Non impossessarti di niente né di nessuno.
19. Distribuisci equitativamente.
20. Non sedurre.
21. Mangia e dormi lo strettamente necessario.
22. Non parlare dei tuoi problemi personali.
23. Non giudicare né discriminare quando non conosci la maggior parte dei fatti.
24. Non stabilire amicizie inutili.
25. Non seguire mode.
26. Non venderti.
27. Rispetta i contratti che hai firmato.
28. Sii puntuale.
29. Non invidiare i beni o gli esiti del prossimo.
30. Parla solo di ciò che è necessario.
31. Non pensare nei benefici che ti procurerà la tua opera..
32. Giammai minaccia.
33. Realizza le tue promesse.
34 In una disputa, mettiti nei panni dell’altro.
35. Ammetti che qualcuno ti superi.
36. No elimines, sino transforma.
37. Vinci le tue paure.
38. Aiuta all’altro ad aiutare sé stesso.
39. Vinci le tue antipatie ed avvicinati alle persone che desideri rifiutare.
40. No actues por reacción a lo que digan bueno o malo de ti.
41. Trasforma il tuo orgoglio in dignità.
42. Trasforma la tua collera in creatività.
43. Trasforma la tua avarizia in rispetto per la bellezza.
44. Trasforma la tua invidia in ammirazione per i valori dell’altro.
45. Trasforma il tuo odio in carità.
46. Non ti lodare né ti insultare.
47. Tratta ciò che non ti appartiene, come se ti appartenesse.
48. Non lamentarti.
49. Sviluppa la tua immaginazione.
50. Non dare ordini solo per il piacere di essere obbedito.
51. Paga i servizi che ti danno.
52. Non fare propaganda delle tue opere o idee.
53. Non cercare di risvegliare negli altri, sentimenti verso di te come: pietà, simpatia, ammirazione, complicità .
54. Non trattare di distinguerti per la tua apparenza.
55. Non contraddire mai, solo taci.
56. Non contrarre debiti, acquista e paga subito.
57. Se offendi qualcuno, chiedigli scusa.
58. Se l’hai offeso pubblicamente, scusati in pubblico.
59. Se ti rendi conto di aver detto qualcosa di sbagliato, non insistere in quell’errore per orgoglio e desisti immediatamente dai tuoi propositi.
60. Non difendere le idee antiche, solo perché fosti tu chi le enunciò.
61. Non conservare oggetti inutili.
62. Non decorarti con idee altrui.
63. Non fotografarti insieme a personaggi famosi.
64. Non rendere conto a nessuno; sii il tuo proprio giudice.
65. Non definirti mai per quello che possiedi.
66. Non parlare mai di te senza concederti la possibilità di cambiare.
67. Renditi conto che niente è tuo.
68. Quando ti chiedono la tua opinione su qualcuno o qualcosa, di solamente le sue qualità.
69. Quando ti ammali, invece di odiare quel male, consideralo tuo maestro.
70. Non guardare con la coda dell’occhio, guarda fisso.
71. Non dimenticare i tuoi morti, però riservagli un luogo limitato che gli impedisca invadere la tua vita.
72. Nel luogo in cui vivi, riserva sempre un posto a ciò che è sacro.
73. Quando realizzi un servizio non risaltare i tuoi sforzi.
74. Se decidi lavorare per gli altri, fallo con piacere.
75. Se dubiti fra fare e non fare, rischia e fa’.
76. Non trattare di essere tutto per il tuo compagno; ammetti che cerchi in altri ciò che tu non puoi dargli.
77 Quando qualcuno ha il suo pubblico, non accudire per contraddirlo e rubargli l’audience.
78. Vivi di soldi guadagnati da te.
79. Non ti invischiare in avventure amorose.
80. Non ti vantare delle tue debolezze.
81. Non visitare mai nessuno solo per riempire il tuo tempo.
82. Ottieni per distribuire.
83. Se stai meditando e arriva un diavolo, fai andare quel diavolo a meditare … 
                                         @#@#@#@#@


George Ivanovich Gurdjíeff  wikipedia