venerdì 1 aprile 2016

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lunedì 21 marzo 2016

COMANDAMENTI ...

 COMANDAMENTI  ?

E' un po lungo descriverli tutti!

Quanti? quali! di chi... 
                 7 COMANDAMENTI...


1) Tutto ciò che va su due gambe è nemico. 

2) Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico.
3) Nessun animale vestirà abiti. 
4) Nessun animale dormirà in un letto. 
5) Nessun animale berrà alcolici.
6) Nessun animale ucciderà un altro animale.
7) Tutti gli animali sono uguali.

                                                                                       fonte: La fattoria degli animali
Animal Farm - 1st edition.jpg
La_fattoria_degli_animali
La_fattoria_degli_animali   
di  George Orwell
« All animals are equal but some animals are more equal than others »


« Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. »
(Frase che nell'ultimo capitolo viene scritta al posto dei Sette Comandamenti)
                                     

           10 COMANDAMENTI...


José de Ribera, I Dieci comandamenti

I dieci comandamenti, detti anche Decalogo, sono i comandamenti scritti sulle tavole della legge che, secondo la Bibbia, furono date da Dio a Mosè sul monte Sinai. Sono i Settanta che riportano l'espressione dèka lògous (dieci parole), da cui deriva il termine Decalogo o Dieci Parole. In realtà le ingiunzioni sono più di dieci e il testo è presente in due versioni leggermente diverse in due diversi libri della Bibbia (Esodo e Deuteronomio) e ciò ha portato a una certa varietà nelle loro suddivisioni.
Sono un punto fondamentale nell'Antico Testamento e nell'ebraismo; quest'ultimo ricorda e festeggia l'evento in cui gli sono state consegnate le tavole con i 10 comandamenti in occasione della festa di Shavuot.>>>  (wikipedia)






(Catechismo della Chiesa Cattolica)

 Io sono il Signore Dio Tuo:
bulletNon avrai altro Dio fuori di me
bulletNon nominare il nome di Dio invano
bulletRicordati di santificare le feste
bulletOnora il Padre e la Madre
bulletNon uccidere
bulletNon commettere atti impuri
bulletNon rubare
bulletNon dire falsa testimonianza
bulletNon desiderare la donna d'altri
bulletNon desiderare la roba d'altri
>>>  padrepio.catholicwebservices.com
                                      


Fabrizio De Andrè - Il Testamento di Tito
Non avrai altro Dio all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.

Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:

ma forse era stanco, forse troppo occupato,
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano.

Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:

quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quanto a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che riguargitan salmi
di schiavi e dei loro padroni

senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:

ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:

Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno:

guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono:

ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:

nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:

io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore                             @#@#@

Il discorso della Montagna. Dipinto di Carl Heinrich Bloch.



Comandamento dell'amore

Comandamento dell'amore è un insegnamento lasciato da Gesù Cristo che costituisce il fulcro dell'etica cristiana . Ha un ruolo centrale nel Nuovo Testamento, dove il comandamento viene ribadito e declinato più volte e in formule diverse.... >       >>>comadamento dell' amore



613 Mitzvot

« Rabbi Khananyà, figlio di 'Akashyà, diceva: "Il Santo e Benedetto (Qadosh BarukhHu) volle che Israel "acquistasse" molti meriti: per questo gli diede molte leggi e numerosi precetti (uMitzvot)", come è detto: "HaShem vuole ciò per la giustizia... farà grande la Torah e la farà gloriosa (Libro di Isaia 42.12)" »
(TalmudPirqei Avot[1])
Le 613 mitzvòt (ebraico: תרי"ג מצוות taryag mitzvot; forma singolare del termine è מצוה, mitzvàh), o 613 precetti, sono il fulcro dell'ebraismo che è fondamentalmente uno stile di vita regolato da precetti che l'ebreo ortodosso deve seguire per adempiere al suo ruolo sacerdotale nel mondo.
Il Talmud (trattato Makkoth 23b) stabilisce che la Torah contiene 613 mitzvot delle quali 248 sono מצות עשה (mitzvot aseh, comandamenti positivi, obblighi) e 365 sono מצות לא תעשה (mitzvot lo taaseh, comandamenti negativi, divieti): i precetti positivi obbligano a compiere una determinata azione (come ad esempio l'obbligo della circoncisione maschile); quelli negativi vietano di fare una determinata azione (come ad esempio il divieto di indossare capi composti da lana e lino insieme detti Shaatnez). Il numero di questi precetti è sicuramente carico di significati simbolici: come ci insegna la TradizioneRabbinica 248 era considerato infatti il numero delle ossa del corpo umano e 365 sono notoriamente i giorni dell'anno (inoltre i legamenti che collegano tra loro le ossa); attraverso questi numeri la Torah quindi vuol dire che con le nostre 248 singole ossa dobbiamo compiere le 248 azioni prescritte e che ogni giorno dell'anno dobbiamo impegnarci a non violare i 365 precetti negativi.
Nella pratica però non tutti questi precetti sono attuabili e non tutti da tutti: alcuni necessitano dell'esistenza del Tempio di Gerusalemme, che secondo la Tradizione Rabbinica potrà essere ricostruito solo quando giungerà il Messia e radunerà tutte le 10 tribù disperse del popolo d'Israele, altri sono limitati ai soli uomini, altri alle donne, altri sono rivolti solo ai Kohanim (i membri della famiglia sacerdotale, coloro che cioè vantano di discendere da Aronne, il fratello di Mosè). >>>  613_Mitzvot

                  
ALTRI COMANDAMENTI...


 
Comandamenti di Gurdjieff 
1. Fissa la tua attenzione su te stessa.Sii cosciente in ogni istante di ciò che pensi, senti, desideri e fai.
2. Finisci sempre quello che hai iniziato.
3. Fai quello che stai facendo nel migliore dei modi possibili.
4. Non t’incatenare a niente che alla lunga ti distrugga.
5. Sviluppa la tua generosità senza testimoni.
6. Tratta ogni persona come se fosse un parente stretto.
7. Metti in ordine quello che hai disordinato.
8. Impara a ricevere, ringrazia per ogni dono.
9. Smetti di autodefinirti.
10. Non mentire né rubare, se lo fai, menti e rubi a te stessa.
11. Aiuta il tuo prossimo senza renderlo dipendente.
12. Non desiderare di essere imitato.
13. Fai progetti di lavoro e completali.
14. Non occupare troppo spazio.
15. Non fare rumore né gesti innecessari.
16. Se non la possiedi, imita la fede.
17. Non lasciarti impressionare da personalità forti.
18. Non impossessarti di niente né di nessuno.
19. Distribuisci equitativamente.
20. Non sedurre.
21. Mangia e dormi lo strettamente necessario.
22. Non parlare dei tuoi problemi personali.
23. Non giudicare né discriminare quando non conosci la maggior parte dei fatti.
24. Non stabilire amicizie inutili.
25. Non seguire mode.
26. Non venderti.
27. Rispetta i contratti che hai firmato.
28. Sii puntuale.
29. Non invidiare i beni o gli esiti del prossimo.
30. Parla solo di ciò che è necessario.
31. Non pensare nei benefici che ti procurerà la tua opera..
32. Giammai minaccia.
33. Realizza le tue promesse.
34 In una disputa, mettiti nei panni dell’altro.
35. Ammetti che qualcuno ti superi.
36. No elimines, sino transforma.
37. Vinci le tue paure.
38. Aiuta all’altro ad aiutare sé stesso.
39. Vinci le tue antipatie ed avvicinati alle persone che desideri rifiutare.
40. No actues por reacción a lo que digan bueno o malo de ti.
41. Trasforma il tuo orgoglio in dignità.
42. Trasforma la tua collera in creatività.
43. Trasforma la tua avarizia in rispetto per la bellezza.
44. Trasforma la tua invidia in ammirazione per i valori dell’altro.
45. Trasforma il tuo odio in carità.
46. Non ti lodare né ti insultare.
47. Tratta ciò che non ti appartiene, come se ti appartenesse.
48. Non lamentarti.
49. Sviluppa la tua immaginazione.
50. Non dare ordini solo per il piacere di essere obbedito.
51. Paga i servizi che ti danno.
52. Non fare propaganda delle tue opere o idee.
53. Non cercare di risvegliare negli altri, sentimenti verso di te come: pietà, simpatia, ammirazione, complicità .
54. Non trattare di distinguerti per la tua apparenza.
55. Non contraddire mai, solo taci.
56. Non contrarre debiti, acquista e paga subito.
57. Se offendi qualcuno, chiedigli scusa.
58. Se l’hai offeso pubblicamente, scusati in pubblico.
59. Se ti rendi conto di aver detto qualcosa di sbagliato, non insistere in quell’errore per orgoglio e desisti immediatamente dai tuoi propositi.
60. Non difendere le idee antiche, solo perché fosti tu chi le enunciò.
61. Non conservare oggetti inutili.
62. Non decorarti con idee altrui.
63. Non fotografarti insieme a personaggi famosi.
64. Non rendere conto a nessuno; sii il tuo proprio giudice.
65. Non definirti mai per quello che possiedi.
66. Non parlare mai di te senza concederti la possibilità di cambiare.
67. Renditi conto che niente è tuo.
68. Quando ti chiedono la tua opinione su qualcuno o qualcosa, di solamente le sue qualità.
69. Quando ti ammali, invece di odiare quel male, consideralo tuo maestro.
70. Non guardare con la coda dell’occhio, guarda fisso.
71. Non dimenticare i tuoi morti, però riservagli un luogo limitato che gli impedisca invadere la tua vita.
72. Nel luogo in cui vivi, riserva sempre un posto a ciò che è sacro.
73. Quando realizzi un servizio non risaltare i tuoi sforzi.
74. Se decidi lavorare per gli altri, fallo con piacere.
75. Se dubiti fra fare e non fare, rischia e fa’.
76. Non trattare di essere tutto per il tuo compagno; ammetti che cerchi in altri ciò che tu non puoi dargli.
77 Quando qualcuno ha il suo pubblico, non accudire per contraddirlo e rubargli l’audience.
78. Vivi di soldi guadagnati da te.
79. Non ti invischiare in avventure amorose.
80. Non ti vantare delle tue debolezze.
81. Non visitare mai nessuno solo per riempire il tuo tempo.
82. Ottieni per distribuire.
83. Se stai meditando e arriva un diavolo, fai andare quel diavolo a meditare … 
                                         @#@#@#@#@


George Ivanovich Gurdjíeff  wikipedia

mercoledì 18 novembre 2015

“Trabocchi, the fishing machines i-Timelapse”

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Trabocchi, the fishing machines i-Timelapse
Trabocchi, the fishing machines i-Timelapse” byGiovanni Lattanzi was liked by 2 people. We know this might sound crazy, but if you like this video too, maybe you and them would get along. Check out their profile, and, if you like what you see, follow them.






Trabocchi are the ancient fishing machines still working along the Abruzzo's Adriatic coast, in Italy. This is the first video of i-Timelapse, a new format of timelapse video in HD and 4k UHD to discover italian beauties, for the english speaking users around the world. i-Timelapse by Giovanni Lattanzi

È nato nabaroo | nabaroo is born

Qualche giorno fa mi è arrivata una mail che mi invitava ad iscrivermi. Ho risposto chiedendo come fossero arrivati a me, non perché i miei riferimenti siano così segreti, ma per capire se ero difronte ad un automatismo di tipo massimo.
Ho ricevuto risposta il giorno dopo in cui si faceva riferimento al mio profilo Behance e al mio sito, così mi sono registrato e ho creato il mio profilo.
Un po’ Pinterest, un po’ Behance… un raccoglitore-social online per mostrare il proprio lavoro e talento, vedere-condividere quello di tanti altri. Una propensione spiccata per tutto ciò che è grafica e illustrazione (e spero rimanga tale…).
Ce ne era bisogno? Non saprei dire… certo è una opportunità in più. Tutto sta a vedere come si svilupperà, che pubblico e utenza saprà catalizzare e che tipo di “relazioni” social ed eventualmente professionali.
nabaroo
nabaroo site
Qualche incertezza di funzionamento a volte nella apertura delle immagini a tutto schermo, ma tutto molto semplice e intuitivo. Rapido l’inserimento delle immagini. Manca (almeno io non l’ho trovata) la funzione di inserimento di tag su più immagini contemporaneamente – come con Flick per capirci – ma mi auguro ci saranno implementazioni.
Il livello dei lavori non è solo iper-professionale (comunque alto), ma questo è anche il suo bello.
Dicevo sopra tra parentesi, spero rimanga dedicato a belle illustrazioni, immagini, creazioni grafiche e non si riempia di pseudo artistiche foto di nudi e macro di vari anatomia.
Il nudo può essere soggetto di bellissime interpretazioni artistiche grafico-pittoriche, ma per le foto è molto più complicato e sinceramente, ammesso abbia voglia di vedere tette e culi, me li cercherei altrove.(Behance ad esempio, tanto per non fare nomi, ne è saturo…).
Bene, nabaroo è nato! Viva nabaroo ;-)

lunedì 13 luglio 2015

La Leggenda degli Intarsicats.

La Leggenda degli Intarsicats.



La Leggenda degli Intarsicats

Eccomi qui a parlarvi dell’ultimo libro letto .......
Si tratta di un libro non propriamente fantasy come ambientazione …… 
ma tuttavia, fantasy, da un certo punto di vista ed a partire soprattutto
 da oltre  metà libro.
Si tratta dell’opera prima dell’autrice Beatrix K. 
- al secolo Beatrice Fiaschi “La Leggenda degli Intarsicats”
Un libro piccolo, veloce, di facile lettura e molto adatto all’estate; 
come lettura estiva e per un momento di facile relax.


Sinossi:

Joao è un bambino solitario e dalla fervente fantasia, alimentata sin dalla più tenera età dai racconti serali di nonna Matilde che narra di un mondo oltre l’oceano dove vivono gli Intarsicats, una popolazione di gatti enormi dalle fattezze fantastiche e dai poteri magici.
 Il ragazzino incorpora questi racconti rivivendoli nei sogni e nei propri pensieri diurni, per il disappunto di maestri, genitori e amici che spesso avvertono il ragazzo distante, immerso in un mondo parallelo. Il momento di rottura avviene con la morte della nonna - lutto inatteso e terribile - che Joao non accetta, entrando in uno stato perenne di ebbrezza durante il quale inizia a percepire fenomeni strani. Il protagonista incontra nel mondo reale molti dei personaggi immaginari che avevano popolato la sua infanzia e che lo aiuteranno a sancire il passaggio all’età adulta, conducendolo in un viaggio di crescita e riconciliazione con se stesso e col mondo reale.“Gli Intarsicats erano animali alti, slanciati e nel tempo erano diventati particolarmente belli, forti, intelligenti.Vivevano sulla terra come fossero dei gatti normali. Amavano le persone in un modo dignitoso e altezzoso, e ad alcune di loro, quelle davvero meritevoli della loro attenzione, rivelavano le loro vere e mitologiche sembianze: L’importante era saper ascoltare nel profondo di quelle fusa sapere cogliere i desideri più nascosti. Ed infatti, qualche umano poteva vedere l’universo originario degli Intarsicats, poteva vederlo mantenendo gli occhi curiosi di un bambino che spalanca le sue pupille davanti ad una vetrina di dolci e balocchi, e a quel punto, non gli restava che decidere di che colore avere il pelo per diventare a tutti gli effetti uno di loro”(Incipit)Recensione:Questo libro narra la storia della crescita e dell’evoluzione di un bambino portoghese, Joao, che sarà aiutato nel passaggio all’età adulta dai personaggi immaginari che avevano popolato la sua infanzia.Il libro è stato una lettura molto veloce, piacevole ed accattivante.Trovo che la storia sia interessante, in particolare all’inizio e nella sua parte finale, diventando invece forse troppo lenta ed a tratti un po’ noiosa (dal momento in cui il protagonista lascia Lisbona fino alla sua occasionale conoscenza con Jack)I personaggi sono abbastanza carini e realizzati con una certa cura anche se, forse, il protagonista poteva avere più sfaccettature. Joao è il classico bravo ragazzo che non si trova completamente nel mondo in cui vive e che non crede abbastanza in sé stesso e nelle sue capacità.Credo che l’autrice abbia deciso apposta queste caratteristiche per fare capire al lettore che anche la persona più ordinaria può a volte, nella vita, diventare protagonista.Nonostante ciò egli non è il mio personaggio preferito.Felicia e jack, sebbene si conoscano quasi solo nella 2° parte del libro risultano sicuramente i miei preferiti.Dal punto di vista formale devo dire che il libro è realizzato abbastanza bene, ha una bella cover ed hanno usato carta di media qualità. Il testo presenta diversi errorini che oramai purtroppo ho constatato essere una costante per molte piccole e medie case editrici. Il libro presenta all’interno, alcune fotografie di gatti in bianco e nero, una ottima idea questa, per entrare nel mondo degli Intarsicats, peccato che le foto sono davvero di cattiva qualità e molto scure ….. motivo per cui si vede davvero poco dei gatti che ne sono i soggetti …… inoltre capisco che probabilmente la casa editrice abbia fatto questa scelta per mantenere basso il costo e rimanere entro un certo numero di pagine ma il carattere utilizzato mi pare davvero troppo piccolo ed affatica gli occhi.Comunque la lettura è stata gradevole, carina, ed abbastanza fantasy ….. a partire da circa metà libro, quando finalmente il lettore entra in contatto con gli Intarsicats.Forse l’autrice avrebbe potuto occuparsi un po’ meno del protagonista, specie nella parte centrale del libro ed un po’ di più della comunità degli Intarsicats ….. ma la storia in sé trovo sia originale e carina.Non avrebbe fatto male se l’ambientazione, in particolare a Lisbona , ma anche a Roma fosse scesa di più nei particolari, parlando di posti specifici e facendo fare al lettore un giro virtuale in certi posti particolari, quelli che caratterizzano di più queste due città.Molto bella e molto più descritta l’isola degli Intarsicats e la loro comunità fuori dal mondo reale, ma ad esso collegata, come ogni buon fantasy.Lo stile dell’autrice è semplice e fluido abbastanza da essere gradevole e descrive la vita di Joao che davvero non sembra per nulla a suo agio nella realtà e con gli amici. Con loro sembra fingere e non raccontargli appieno chi lui è davvero, perfino a Roma, dopo, quando deve per forza vivere nel mondo reale che non riesce a soddisfarlo abbastanza.Joao è un bambino solitario e molto fantasioso. Vive a Lisbona e frequenta la 3° media all’inizio del libro.La sua passione per il fantastico viene alimentata, fin dalla più tenera età, dai racconti serali di nonna Matilde che gli narra di un mondo, oltre l’oceano, dove vivono gli Intarsicats, una popolazione di gatti enormi, dalle fattezze fantastiche, in grado di usare la magia.Il ragazzino ogni sera si addormenta con la nonna che continua a raccontare la sua storia, anche se lui è già addormentato in quanto convinta che anche dormendo lui sia in grado di assorbire il racconto.Il ragazzo sogna questi personaggi fantastici, per poi trasferirli nella propria vita reale, con il grande disappunto di maestri  genitori e amici, che finiscono spesso per avvertirlo distante ed immerso nel suo mondo parallelo.Non avendo praticamente amici Joao si trova a vivere un’esistenza molto solitaria che lo porta a giocare da solo e a crearsi un’amica immaginaria “Felicia”, che lo capisce e condivide con lui l’amore per i gatti. Il nome scelto dal bambino per la sua amica immaginaria non è casuale, ma tratto da una figura femminile ricorrente nei racconti della nonna, Licia una bella ragazzina di 13 anni, dai lunghi capelli castani che dopo aver salvato la vita ad uno degli Intarsicats viene ammessa nella loro comunità e chiamata “Felicia”, allo scopo di ricordarle sempre il suo “vincolo felino”Quando la ragazza entra nel mondo degli felini subito le viene spiegato che i visitatori umani nelle terre degli Intarsictas devono assumere sembianza feline, una volta accettati in società, e così Felicia viene invitata a scegliere il suo mantello.Un giorno a causa della corrispondenza che Joao intrattiene con la sua amica immaginaria, Felica (in cui lui scrive impersonando sia se stesso che Felicia) tra maestra e madre decidono che il ragazzo debba tornare coi piedi per terra. Che non può continuare a vivere nella sua immaginazione in una sorta di doppia identità.Dopo un brutto litigio tra sua madre e la nonna ….. accusata di avergli raccontato troppe favole e di averlo così aiutato a vivere più nella sua fantasia che nella realtà, la nonna smetterà di raccontargli storie sugli Intarsicats ed il bambino avendo ascoltato la litigata non chiederà più nulla su di loro  alla nonna.La conseguenza della scoperta delle lettere (scritte tutte da Joao) sarà però più pesante, infatti, subito dopo gli esami di 3° media, la famiglia al completo (esclusa la nonna) si trasferirà in Italia, a Roma.E’ con profonda tristezza che Joao è così costretto a lasciare Lisbona e la nonna. Egli frequenterà le superiori a Roma, dove si farà qualche amico in più, ma senza essere felice e senza poter essere con loro davvero sé stesso.Potrà vedere l’amata nonna e Lisbona solo a Natale e durante le vacanze estive. Egli vuole ancora molto bene alla nonna ed è molto felice di vederla quando può, ma non riuscirà più a parlare tanto con lei.Passano gli anni …. Ed ogni anno che passa Joao vede la nonna sempre più vecchia e stanca ….. anche se ancora in gamba.Dopo aver sostenuto l’esame di maturità a Roma, fugge dagli amici per tornare a Lisbona, dalla nonna per il periodo estivo.Non sa ancora che questa sarà l’ultima volta che vedrà sua nonna, crede che dovrà tornare a Roma …. Finirà invece per restare a Lisbona per sempre.Il momento di rottura in tutto ciò sarà rappresentato dalla morte di nonna Matilde, dopo la quale Joao si troverà in una situazione di squilibrio ……. Mancanza di equilibrio interno suo, oltre  che in colpa per averla abbandonata da sola a Lisbona, proprio negli anni in cui lei avrebbe avuto più bisogno di aiuto.Un giorno Joao trova appeso x strada un messaggio, una lettera di una persona che non trova più il suo gatto. La lettera porta la firma di Felicia e lascia un numero di telefono, per chi avesse notizie del gatto disperso. Il ragazzo si porta in casa la lettera stupito dal fatto che questa persona abbia lo stesso nome della sua amica immaginaria dell’infanzia.In seguito non pensa più a quella lettera, anzi, la chiude in un cassetto, fino a che una sera, di ritorno da una festa a casa di amici incontrerà un gatto bianco. Sembra un gatto di casa sperduto, non ha paura di lui ed i due instaurano subito un ottimo rapporto, tanto che Joao decide di portarsi il gatto a casa per non lasciarlo abbandonato in strada. Lo nutre, dorme con lui ed in seguito si accorge che il gatto presenta le stesse caratteristiche di quello che stava cercando Felicia, nella lettera trovata in precedenza.Decide così di chiamare la ragazza che arriva in casa sua e davvero al settimo cielo ritrova il gatto bianco. Anche il gatto è subito ed evidentemente contento di avere ritrovato la sua amica……….Sia la ragazza che il gatto hanno tuttavia atteggiamenti insoliti.Joao non sa ancora che Jack, il gatto bianco che ha trovato è davvero un’Intarsicats e che da li a poco potrà conoscere il loro mondo, seguendo Felicia e Jack sull’Isola dei gatti.Il libro è stato una lettura piacevole ed abbastana coinvolgente, soprattutto nella primissima parte ed in quella finale.In definitiva, se amate i gatti, e nel contempo vi piace il fantasy questa è una lettura che vi consiglio. Una lettura veloce, facile ….. molto estiva e rilassante.
Da parte mia ;-) che altro posso dirvi …. Io vivo da anni con un Intarsicats ed ho scelto un mantello rosso con riflessi a tratti rosa, una lunga coda e gli occhi verdi :-) chiamatemi pure Felinia FelixPubblicato da